Libero pensatore

12 novembre 2005

Il trucco c'è... e si vede!

Vi siete mai chiesti quante roulettes truccate ci siano nel mondo? Tutte. Certo, apparirà un'affermazione azzardata, ma è la pura e semplice verità. Ovviamente non tutte sono illegali, nella maggior parte dei casi, infatti, il giocatore è perfettamente consapevole del trucco. Lo so, molti mi staranno prendendo per blasfemo... allora vi faccio vedere dove sta il trucco. Immaginate di giocare in un casinò, ad esempio sul rosso e nero. Voi puntate il gettone e pensate di avere metà delle probabilità di vincere. Se giocate due volte, per logica matematica, una volta perdete e una vincete. Se lo fate a lungo restate in pari. No. Non è per nulla così. Vi siete mai resi conto che la roulette presenta anche un numero che non è ne rosso ne nero? Ebbene si, è lo zero, che è verde! Allora facciamo due conti... i numeri sono 37, i rossi 18, voi puntate sul rosso. Probabilità di vincere? 48,6%. Questo significa che il casinò vince sempre, a lungo andare.

Non mi credete, vero? Allora vi faccio un altro esempio. Immaginiamo di giocare al totocalcio, classico gioco di ridistribuzione del capitale. Cosa vuol dire di "ridistribuzione"? Significa che, a differenza della roulette, è gestito da un ente che non vuole lucrare. Il casinò vince sempre. L'amministrazione di stato, con il totocalcio, non vince mai ma non perde neppure mai. Prende dei soldi, pochi per ciascuno a molte persone, ne trattiene le spese, e restituisce il "malloppo" a pochi, fortunati, vincitori. Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo che al totocalcio giochino 1000 persone, e che ciascuna scommetta 1 €. Totale raccolto? 1000€. Se tutti vincono, nel caso ideale, il montepremi di 1000€ viene diviso equamente, e ciascuno prende 1€. Nessuno ha guadagnato nulla. Ora vediamo il caso reale. Incasso di 1000€. Montepremi di 1000€. Assolutamente no! Il montepremi sarà di 920€. Fate due conti. Chi si occupa della raccolta, innanzi tutto vi fornisce le schede prestampate da compilare. Non penserete mica che sia gratis. Allora togliamo 5 €. Altri 10 € vanno al tabaccaio. Anche lui, mica lavora gratis. Lo so che poi comprate anche le sigarette, ma... Poi c'è il sistema informatizzato di raccolta, le macchine, i computers, le linee, ecc... insomma... altri 25 €. Poi 20€ vanno agli operatori che gestiscono il tutto, ai dirigenti, a chi fa i controlli, ai tecnici. Infine 20 € vanno in opere pubbliche, assistenza, carità, e altre opere "no profit". Totale 80€. Ovviamente le cifre sono di mia produzione, per dare concretezza all'esempio, ma il succo è che se date 1000 il gioco non può ridare altrettanto. E perciò ci state rimettendo..

Adesso vi dirò l'unico gioco in cui si è certi di vincere. E' il lotto. Non smettete subito di leggere indignati, è vero, col lotto si può vincere. Perchè è l'unico gioco in cui il banco è disposto a pagare più di quanto ha incassato. Qualche volta si è sentito, ricordate, che il lotto è stato "sbancato"! Questo perchè un ambo al lotto paga 250 volte la puntata, indipendentemente da quanto hanno giocato gli altri Italiani. Immaginate di essere l'unico giocatore, che scommette 1€ su un ambo secco. In caso di vincita il banco incassa 1€ e ne paga a voi 250, rimettendocene 249. Certo, la settimana dopo si rifà delle perdite su qualcun altro. Ma come si vince sicuramente? Beh, basta giocare al rialzo. Se ogni volta puntate, su una coppia di numeri qualsiasi (non necessariamente la stessa) una somma più alta della volta precedente, precisamente il doppio, la vincita supererà sempre il totale speso dall'inizio. Ovviamente anche qui c'è un trucco. Se oggi puntate un euro, e giocate tutte le settimane, per Pasqua ne dovrete giocare più di 200000. Tra un anno siamo a due milioni di miliardi. Certo, il trucco c'è ma... un po' improponibile, no??

Beh, mi sembra di essermi già dilungato troppo, concludo lasciandovi con l'unico, vero, semplice trucco per vincere sempre. Da oggi ogni volta che volete giocare un euro a qualche tipo di concorso o scommessa, mettetelo in un bel salvadanaio. Tra un anno apritelo e mandatemi una e-mail per ringraziarmi.

Stefano, Cavernago

10 novembre 2005

PC vs. calcolatrice

Che differenza c'è tra un computer ed una calcolatrice?
Pensate che sia una domanda sciocca o banale? Invece provate a trovare la risposta giusta.
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Se avete riflettuto vi do la risposta corretta. Nessuna. Non c'è alcuna differenza sostanziale che distingua le due cose. A parte forse le dimensioni. Perchè ve lo dico? Perchè la maggior parte degli utenti informatici di oggigiorno vedono l'elaboratore come un essere soprannaturale, senziente, capace di rovinare tutto il lavoro di una giornata non appena ci si volta. E da qui nascono ansie, frustrazione rabbia. L'altra maggior parte delle persone (eh, si, si sovrappongono) lo vede come una complicatissima scatola misteriosa. Eppure non è nè l'una nè l'altra cosa, la sua vera dimensione non ha nulla a che vedere con una personalità misteriosa od una complessità astronomica, è, anzi, forse la macchina concettualmente più semplice inventata dall'uomo. Tutta la sua divinità deriva da luoghi comuni e passaparola. Ora riavvicinatevi al vostro PC, guardatelo con meno soggezione e cercate di capirlo, nella sua banalità. E se qualche cosa va storto non è colpa sua. E' molto meglio chiamare qualche grande multinazionale per riversare la propria ira sui "veri" colpevoli del misfatto!!

Stefano, Milano

09 novembre 2005

Partiamo. Oggi.

Voglio aprire con una polemica. Lo so, sembra che la polemica in Italia sia all'ordine del giorno, ma anche io, oggi, voglio dire la mia. Il governo, in vista di nuovi sviluppi tecnologici ha proposto l'ennesimo incentivo. Dopo la lavatrice, l'automobile (per carità a fin di bene) e la televisione adesso torniamo ancora una volta ai computer. Solo una nota. Lo sapete che con trecento euro (lo scrivo in lettere per essere certo di essere chiaro) si può costruire un PC completo? E che con altri cento si aggiunge un monitor? Non era forse meglio usare i 150 € di incentivo per convincere le aziende a produrre macchine più economiche per tutti e non solo per qualcuno? Certo, i nostri ragazzi, in questo modo, si dovrebbero "accontentare" di un PC di non ultimissimo modello, ma certamente di potenza sufficiente per lo studio. Non è per questo che è stato proposto l'incentivo? E ancora... come mai a fianco all'idea di aiutare le famiglie ad informatizzare i propri figli non si fanno sforzi, come se ne stanno facendo in molti paesi esteri, per diffondere quello che viene chiamato "software libero", ovvero programmi gratuiti per l'utilizzo del PC. Perchè anche questi sono costi, spesso più insostenibili (e di gran lunga maggiori) della macchina stessa. Eppure tutte le istituzioni usano ancora licenze dei colossi dell'informatica, guardiamoci negli occhi, almeno le segretarie potrebbero usare prodotti da ufficio non commerciali, facendo due conti sono un sacco di soldi che escono dalle nostre tasche!

Stefano, Milano